Del castello di Leguigno rimane un corpo centrale di modeste proporzioni, incorniciato da due torri quadrangolari che si profilano da lontano. E' visitabile solo esternamente ed è possibile osservare le mura e parte del giardino interno. Alte mura disposte a quadrilatero e dotate di torri angolari circondano l'edificio e circoscrivono un ampio cortile centrale abbellito da conifere. Se si accetta l'identificazione del toponimo "Laguia" con Leguigno, il castello viene nominato per la prima volta nel "Memoriale potestatum" del 1198 in cui si certifica il suo assoggettamento al comune di Reggio. Nel "Liber Focorum" del 1315 i Fogliani figurano come fondatori e signori del castello e, con alterne vicende, lo manterranno per molti anni. Nel 1468 il castello viene ceduto dai Fogliani al Conte Giangiacomo Bebbi. Nel 1512 il castello verrà distrutto da un acerrimo nemico dei Bebbi, Domenico Amorotto. I Bebbi riedificano la rocca e la mantengono fino al 1635 quando viene investito del feudo Antonio Scapinelli. Al cardinale Raffaele, ultimo discendente degli Scapinelli, spetta il merito di aver promosso massicci interventi volti alla ricostruzione della parte centrale della rocca, all'innalzamento di una nuova torre adibita a museo ed alla fondazione di una cappella.

IAT Castelnovo ne' Monti